Il bicarbonato di sodio, la cui formula chimica è NaHCO3, è un ingrediente facilmente reperibile a cui sono associati diversi usi anche se non sempre in maniera corretta.
Diversi miti, ad esempio, attribuiscono al bicarbonato di sodio benefici sessuali senza una base scientifica accreditata. Altre funzioni, come quella igienizzante, sono invece confermate da istituti autorevoli come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Il bicarbonato di sodio può essere utilizzato innanzitutto per pulire, ad esempio, in cucina, non solo le superfici ma anche come antibatterico per la frutta e la verdura e riducendone la presenza di pesticidi con un solo cucchiaino disciolto in acqua.
Il motivo più popolare per assumere bicarbonato di sodio, invece, è sicuramente per la sua azione antiacida per i casi di gastrite più lieve, neutralizzando l’acidità di stomaco causata dagli acidi gastrici che, irritando i tessuti gastrici provocano bruciore, dolore e peggiorando l’infiammazione. In questi casi si assume tipicamente per via orale sotto forma di compresse o più tipicamente sotto forma di granulato disciolto in acqua.
Non sono da sottovalutare le controindicazioni ascrivibili all’assunzione e all’utilizzo del bicarbonato di sodio tra cui: flatulenze, crampi allo stomaco, distensione addominale, possibili formazioni di calcoli renali, difficoltà di respirazione, aumento della pressione arteriosa, eccessiva ritenzione idrica e edema polmonare.
Confrontarsi con il personale curante per capire quando non usare il bicarbonato di sodio è quindi fondamentale, in particolar modo se vi sono terapie farmacologiche in corso (come quelle a base di corticosteroidei o corticotropinici) o ci sono condizioni come lo scompenso cardiaco congestizio, l’insufficienza renale grave, la pressione alta e le terapie. In caso di gravidanza e allattamento è assolutamente opportuno consultare il medico prima di assumerlo.